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Nei soli quattro anni da quando ha completato il suo master in maglieria al Central Saint Martins, lo stilista di York Matty Bovan ha lavorato con i principali brand della moda, senza contare la presentazione di quattro delle sue sfilate alla London Fashion Week. “È incredibile ottenere un riconoscimento da parte del settore mentre affronti un viaggio tanto personale”, afferma. “Vuoi sfidare le tue idee di gusto, moda e creatività”. L'anno scorso ha lanciato anche l'e-commerce sul proprio sito con zine in edizione limitata e t-shirt personalizzate.
La prima ispirazione della Bovan venne dalla madre e dalla nonna. “Erano entrambe molto glamour, avevano gusti molto simili, piuttosto precise sui loro abiti”. I progetti creativi di sua madre in casa lo hanno profondamente influenzato: "Mi sono accorto del piacere che si cela nel processo... con internet, la gente non vede mai cosa c'è dietro tutto. Ci vuole molto tempo e un sacco di duro lavoro; non è un risultato veloce, non ci si arriva improvvisamente. Il processo è molto più divertente perché, a volte, potresti non apprezzare nemmeno alcune delle cose che hai fatto, ma arrivarci è stato bello oppure ti ha insegnato tanto".
Il valore di fare qualcosa senza concentrarsi sul risultato finale ha sostenuto la carriera di Bovan, a cominciare dalla sua educazione scolastica. "È stata davvero un'esperienza creativa studiare a Saint Martins, ti aiuta davvero a plasmare la tua identità e la tua visione personale... Vogliono solo che tu sia il vero te stesso e occorre molto tempo per raggiungere questo risultato". Operare spinto da un forte senso di sé e da un punto di vista radicato permette a Bovan di correre i rischi creativi che ritiene necessari per avere successo. “Vuoi sfidare le tue idee di gusto, moda e creatività. È difficile avere una visione chiara e vedere te stesso dall'esterno. Quindi ogni stagione devo mettere in discussione tutto.
Il sito di Bovan è "uno strumento incredibilmente importante" perché 20 anni fa, i designer non avevano la possibilità di visualizzare i cataloghi completi in un unico posto. Consumatori, critici e fan avrebbero dovuto dare la caccia alla copertina in pubblicazioni o sfilate di moda su VHS. "Mi piace documentare il lavoro, perché se le persone sono interessate al brand, si lasciano coinvolgere dal sito web e ne seguono l'evoluzione. Ogni stagione è un personaggio molto diverso per me". Il sito gli dà anche la flessibilità di mostrare il suo lavoro in diversi media e formati, ad esempio, i suoi video indipendenti "zine e passerella". "I designer del 2019 sono molto più eclettici, ovvero fanno molte cose diverse, pertanto è incredibilmente importante per la gente vederle tutte in un unico posto. Con Instagram, è più uno "spirito dei tempi" (zeitgeist), è più un momento, è più "ora", quindi devi scorrere a lungo e anche allora è difficile capire se quello che stai guardando è un progetto. Anche l'attenzione delle persone è sparita, per cui non sono necessariamente coinvolgenti".
Anche l'attenzione di Bovan si muove rapidamente: "La tua ultima collezione è sempre la cosa più eccitante che stai facendo, il tuo ultimo lavoro è sempre il più avvincente e il tuo pensiero è: ci siamo!" Egli apprezza ancora il processo creativo iniziale di ogni collezione: "È la parte più divertente e non si sa mai che direzione prenderà: potrebbe essere terribile, potrebbe essere incredibile. Dovrebbe essere qualcosa nel mezzo, sul filo del rasoio. Molte cose non funzionano e forse riesci a liberartene l'anno successivo o quello dopo ancora. È tutta una questione di apprendere e costruire su ciò che si è appreso".
Matty Bovan ha partecipato all'Art & Fashion Summit 2019 di Londra, presentato dalla Frieze Academy in collaborazione con Squarespace, dove innovatori, eclettici e visionari hanno esplorato cosa significa "realizzalo" per i più brillanti creativi della cultura contemporanea.
Per saperne di più sul lavoro di Matty Bovan, visita mattybovan.com o seguilo su Instagram. Per documentare il tuo processo creativo, visita squarespace.com per iniziare.