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Tara Thomas: creare benessere comune attraverso il cibo

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Squarespace celebra il Black History Month elevando la voce dei creativi e degli imprenditori neri che si espandono e si prendono cura di se stessi e della loro comunità attraverso le espressioni uniche del loro lavoro.

Per la chef vegana Tara Thomas di Brooklyn, la passione risiede nell'incontro tra cucina, agricoltura urbana e organizzazione per affrontare le problematiche ambientali. Thomas ha riunito un seguito intorno ai suoi sforzi per educare e rimuovere le barriere all'accesso al cibo coltivato a livello locale e regionale, in particolare per i gruppi emarginati. Di recente ha parlato con Squarespace di come la sua identità influenza il suo lavoro, della motivazione che sta alla base del suo successo e del perché il cibo è un elemento fondamentale della comunità.

Squarespace: ti sei affermata come un'abile chef vegana. Che cosa ti ha ispirato inizialmente a intraprendere questo percorso professionale?

TT: Sono passata da studentessa di ingegneria ambientale a chef circa tre anni fa. La mia passione è dare un contributo alla tutela ambientale attraverso il cibo: dal suolo alla tavola. Le questioni ambientali che studiavo erano devastanti, ma le tattiche adottate non arrivavano davvero alla radice dei problemi. Le questioni ambientali odierne sono il risultato di secoli di sfruttamento della terra e delle persone, che continua ancora oggi, infatti vi sono ancora molte categorie emarginate, in particolare i neri, i bruni, gli indigeni e/o i queer. La cucina, l'agricoltura urbana e l'organizzazione per progettare una realtà che rivaluta l'intersezione delle tematiche ambientali è la mia gioia.

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In che modo la tua identità di donna influenza il tuo lavoro, se lo fa?

TT: Sono una donna nera. La mia identità è importante nel mio lavoro e si manifesta come passione, forza e conoscenza delle mie origini. Crescendo, ho affrontato molta violenza razziale in una comunità prevalentemente bianca a Portland, in Oregon. Fuggivo nella natura e utilizzavo questo spazio per creare momenti di gioia per me stessa; mi piaceva condividere queste scoperte. Oggi, come chef sono in grado di trasformare il mio ambiente attraverso le esperienze culinarie, come un alchimista. Ora sto coltivando questi ingredienti nell'orto comunitario e nell'organizzazione che ho co-fondato, Breaking Bread. Vedo che molte altre donne nere non hanno il privilegio di gustare i prodotti della terra a causa dell'apartheid alimentare che traumatizza le comunità nere da generazioni. I prodotti locali e regionali, ricchi di nutrienti, diversi e deliziosi, non sono solo per i ricchi. Dovrebbero essere disponibili per tutti.

SQSP: Che ruolo svolge il sostegno della comunità, sia come offerente che come destinatario, nel sostenere la tua attività?

TT: Il sostegno della comunità è l'atto di condividere tempo, risorse e intuizioni reali in uno spazio che creo con gli altri. Un'azienda sopravvive quando c'è comunità. È una cosa che va ben oltre il denaro: si tratta di coloro che condividono la stessa visione e, pertanto. partecipano al benessere altrui. Tutto passa attraverso dei cicli. Non c'è una sostenibilità lineare. 

SQSP: In che modo il tuo lavoro è stato influenzato dalla pandemia e come hai reagito?

TT: Ho sfruttato la mia passione per organizzare la mia comunità collegando la mia rete di contatti e per sensibilizzare i miei clienti sui problemi attraverso scappatelle creative. Prima della pandemia ho organizzato molte cene private e sono davvero interessata a come possiamo migliorare il nostro ambiente globale attraverso ciò che mangiamo. Come tutti gli altri che sono stati costretti a riorganizzarsi, mi sono concentrata su me stessa per osservarmi da vicino e darmi davvero l'opportunità di perseguire la mia vera passione. Questa ha trovato espressione nello sviluppo di ricette, nell'agricoltura urbana, nella raccolta di fondi per sostenere organizzazioni che supportano i neri e la comunità queer e in donazioni settimanali a progetti di coltivazione comunitaria. Mi sono concentrata su me stessa questo mi rende estremamente felice.

SQSP: In che modo la tua presenza online supporta il tuo lavoro?

TT: La mia presenza online mi permette di diffondere il mio messaggio in molti spazi. Sono grata di aver costruito una comunità in uno spazio così ampio. La prima cosa che ho fatto quando ho iniziato la mia attività tre anni fa è stata pubblicare il mio sito Web. Da allora sono riuscita a fare networking, a documentare e a espandere la mia carriera. Mi piace utilizzare questi spazi per riflettere la comunità e me stessa in modo creativo. Il networking è estremamente importante per i miei metodi e una presenza online aumenta queste possibilità.

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