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In onore del Women’s History Month, Squarespace mette in risalto quelle lavoratrici che riescono a conciliare genitorialità e carriera, ponendosi come modello per altre donne.
MyLin e Lindsay Stokes Kennedy, condividendo online le loro vite sono riuscite a creare una comunità e a dare voce alle creative e madri queer e di colore. Di recente, hanno parlato con Squarespace di come affrontare la genitorialità durante la pandemia, di come la scelta di sostenere altre donne abbia alimentato il loro stesso sviluppo e del perché abbracciano una mentalità secondo cui dare il meglio di sé è un'avventura ogni giorno diversa.
Squarespace: Qual è l'ispirazione iniziale che vi ha spinte a creare questa piattaforma?
Lindsay Stokes Kennedy: Ho avviato la prima piattaforma Stokes Kennedy su un sito di blog nel 2015. L'avevo già utilizzata per esprimermi ai tempi in cui volevo diventare una scrittrice. Quando ci siamo sposate, vi ho riversato tutti i contenuti e le immagini che ci riguardavano. Ho pubblicato fotografie e parlato a lungo di come mi sentivo, trovando nuovi amici in ogni parte del mondo che mi hanno raccontato i loro amori. Molte persone nere e queer hanno iniziato a interagire sulla nostra pagina, spinte dalle mie stesse ragioni. Non era facile imbattersi in contenuti riguardanti persone reali, che parlavano di sé in modo aperto, onesto e normale. Poco alla volta, mi sono spostata sui social media e, quando mi sono dovuta concentrare sulla mia carriera, è stata MyLin a occuparsi della pagina. A quel punto, abbiamo deciso di creare una piattaforma su Squarespace per condividere la nostra vita e vendere le opere artistiche di MyLin.
SQSP: Che ruolo ha giocato l'interazione con altre donne nel vostro sviluppo personale e nella crescita della piattaforma?
MyLin Stokes Kennedy: In tutti i momenti fondamentali delle nostre esistenze, abbiamo ricevuto un enorme sostegno dalle donne che conoscevamo per motivi personali o professionali. Il detto "le donne emancipate emancipano le donne" per noi si è dimostrato assolutamente vero. Nei momenti più difficili della mia vita, sono state le donne a risollevarmi e a convincermi che dentro di me avevo la forza per continuare.
Di recente, mi sono iscritta a un gruppo di genitrici queer che mi hanno fornito davvero un grandissimo aiuto. Considero alcune donne di questo gruppo delle vere amiche, per quanto non le abbia mai incontrate di persona. All'interno di questa comunità discutiamo delle difficoltà della nostra vita quotidiana come madri durante la pandemia, condividiamo il progredire delle rispettive gravidanze, ci ascoltiamo e ci incoraggiamo a vicenda. Scegliendo di mostrarmi in modo trasparente sulla mia piattaforma, ho potuto entrare in contatto con moltissime donne che si riconoscono nelle mie esperienze e questo ha permesso a tutte noi di capire che non siamo sole. La sincerità è la chiave per sviluppare sia le relazioni umane che la nostra piattaforma.
SQSP: Come è cambiata la vostra vita familiare nel corso dell'ultimo anno?
MyLin: Nell'ultimo anno, la nostra vita personale e familiare è indubbiamente cambiata. Quando è nato Lennox, ho smesso di lavorare per occuparmi di lui. Dato che Lindsay è la titolare della sua attività, era importante che riprendesse a lavorare dopo il parto, ma la COVID-19 si è rivelata provvidenziale nel costringerci entrambe a casa. È stato fantastico trascorrere gran parte dell'ultimo anno a casa con nostro figlio e vederlo crescere.
Lindsay: La tranquillità non è durata a lungo, perché il settore in cui opero ha conosciuto un boom durante la pandemia, ma siamo comunque riuscite a ritagliarci il tempo per stare insieme. Ho approfittato del periodo trascorso a casa per riorganizzare lo spazio, rendendolo più funzionale e adatto alle nostre esigenze. Essere riuscita a ricavare in casa un ufficio per me, lo studio dove MyLin poteva creare le sue opere d'arte e uno spazio riservato ai giochi di Lennox ci ha cambiato la vita. Ora MyLin è a casa con nostro figlio più grande, che ha iniziato la scuola media a distanza lo scorso agosto, un bambino di 16 mesi che le gattona attorno e un neonato da nutrire con il biberon… quindi… facciamo del nostro meglio. La struttura della nostra famiglia è cambiata, ma alla base c'è sempre stato un grande amore, quindi siamo felici.
SQSP: Quale consiglio dareste alle altre donne che vivono la gravidanza durante la pandemia?
Lindsay: Prenderla come viene. Ogni madre programma la quotidianità del proprio bambino, organizza per lui i pasti e i momenti di gioco. Bisogna sforzarsi di ricordare che tutte stiamo facendo i conti con cambiamenti radicali del nostro mondo, delle nostre abitudini e della socializzazione.
MyLin: Non pretendere troppo da se stesse. Ogni giorno siamo chiamate a fare del nostro meglio in modo diverso. Quando il nostro corpo ci fa capire di aver bisogno di riposare, è bene ascoltarlo.
SQSP: In che modo la vostra presenza online sostiene lo sforzo di creare e rappresentare una comunità?
MyLin: La nostra presenza online ci permette di creare una comunità e condividere la nostra ricchezza emotiva. La comunità è e continuerà a essere il nucleo della nostra presenza online e Squarespace ci ha permesso di crearla in modo semplice. Sviluppare un blog dove parlare delle nostre esperienze o mostrare le nostre vite a un mondo che fatica a comprenderci è importante. Percepiamo la nostra presenza online come un riflesso di innumerevoli donne vissute prima di noi e di tante altre che seguiranno i nostri passi. Siamo mamme creative e lavoratrici che spesso vengono fraintese. La nostra presenza online incoraggia altre lavoratrici simili a noi e che provano quello che noi proviamo a sentirsi sostenute, a sapere che possono farcela e che esistono tanti modi per essere felici di cui spesso non si parla affatto.
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