Come Pocoapoco crea una comunità creativa

De Lo Mio è un vezzeggiativo domenicano che viene spesso usato per esprimere la vicinanza in famiglia o l'affetto reciproco. Tradotta, questa espressione significa "Dal mio popolo". Si tratta di riconoscere e dare un nome alla nostra connessione con gli altri in modo da poter approfondire il nostro senso di appartenenza e diventare più forti insieme. In occasione del Mese del Patrimonio Ispanico/Latino, Squarespace riconosce il ruolo vitale che la comunità gioca nel confermare le nostre identità e nel creare spazi di cura.

Con sede a Oaxaca, Pocoapoco è un'organizzazione artistica che consente ai creativi di tutto il mondo di esplorare, connettersi e condividere le rispettive culture e comunità. Dall'offerta di borse di studio e soggiorni degli ospiti al collocamento di relatori ospiti e all'organizzazione di eventi partner, Pocoapoco offre una gamma di risorse per ispirare e supportare artisti e pensatori creativi.

Continua a leggere per scoprire come Pocoapoco ha coltivato una comunità artistica internazionale, come il suo lavoro è cambiato durante la pandemia e perché una presenza online è fondamentale per la missione dell'organizzazione.

SQSP: La tua organizzazione promuove le arti come mezzo di fusione, comprensione e celebrazione di culture diverse. Che cosa ha significato vedere crescere Pocoapoco?

Pocoapoco: Abbiamo il grande privilegio di lavorare con artisti incredibili e pensatori creativi sia a Oaxaca che a livello internazionale. Sono il loro coinvolgimento, le loro idee, la loro ispirazione e le loro relazioni a far sì che la crescita e il cambiamento sembrino necessari e molto organici. Vedere l'organizzazione crescere è una testimonianza dell'investimento collettivo, dell'intuizione e del supporto di personale, amici, collaboratori e residenti.  

SQSP: Pocoapoco offre residenze, borse di studio, workshop e altre opportunità. SQSP: In che modo la pandemia ha influito sul supporto che offrite ai creativi?

P: La pandemia ha cambiato drasticamente il nostro programma in molti modi. Uno dei più grandi cambiamenti è stato il tempo e lo spazio per concentrarsi più direttamente sugli artisti della nostra comunità di Oaxaca durante la lunga pausa nella programmazione internazionale e nei viaggi. La pandemia ha offerto l'opportunità di lavorare più a stretto contatto e di sviluppare programmi con gli artisti locali a un livello più profondo e più intimo.  Questi programmi e conversazioni sono ora al centro del nostro lavoro. 

SQSP: Che ruolo svolge la presenza online di Pocoapoco nelle iniziative dell'organizzazione?

P: La nostra presenza online non è solo uno spazio per fornire informazioni, è anche un modo per condividere il lavoro, le idee e le identità delle persone che partecipano al nostro programma.  È uno spazio di connessione e comunità che va oltre la nostra posizione fisica e il nostro programma in loco.  

SQSP: Come confluisce la filosofia di De Lo Mio nel lavoro di Pocoapoco?

P: La filosofia di De Lo Mio, come l'hai descritta, è davvero al centro del nostro lavoro.  In Pocoapoco, ci avviciniamo al lavoro creativo come mezzo per artisti e altri per navigare e comunicare le proprie storie, culture ed espressioni. I nostri programmi offrono spazio agli individui per approfondire queste pratiche e questi linguaggi creativi con l'obiettivo di promuovere la comunicazione, la connessione e la cura all'interno delle loro relazioni e comunità più grandi.  

SQSP: In che modo Pocoapoco sta espandendo le definizioni della comunità?

P: Pocoapoco crea uno spazio per esplorare, creare e connettersi tra e attraverso culture, lingue e pratiche, e fornisce attivamente il tempo per discutere delle diverse idee e percezioni di ciò che la comunità è per ciascuno di noi.  Ci auguriamo che ascoltando e comprendendo i pensieri degli altri sulla comunità e sulle pratiche di cura possiamo anche iniziare a espandere e rafforzare la nostra. 

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